venerdì 28 aprile 2017

LA STRANA SCOMPARSA
DI BRUNO BORGES 7


Decodificati cinque libri



Bruno Borges, lo studente brasiliano venticinquenne di Rio Branco, è scomparso da un mese. Da un mese nel suo appartamento c’è soltanto una statua del filosofo Giordano Bruno (1548-1600) e 14 libri in codice dei quali, secondo quanto afferma la famiglia, cinque sono stati decodificati. Gabriela Borges, la sorella maggiore di Bruno afferma a un network brasiliano: “tutti stiamo sperando che Bruno torni, ma sfortunatamente non abbiamo nessuna notizia. Viviamo giorno dopo giorno sempre con la speranza e preghiamo Dio che lo faccia tornare.”



Per quel che riguarda i testi che Bruno ha lasciato nelle pareti, nei 14 libri e sul soffitto della sua camera Gabriela conferma che la traduzione è a buon punto anche se non ritiene opportuno rivelare ancora nulla sul contenuto dei libri. “Abbiamo la traduzione di cinque libri, sono stati decodificati, non sembrano avere una sequenza precisa. Sono libri di scienza, filosofia, occultismo, fisica quantistica tutte materie che Bruno amava. Sono interessanti.”

Le indagini della Polícia Civil di Acre, continuano nel massimo riserbo. Il 17 aprile il nome di Bruno Borges è stato incluso nella lista delle persone scomparse dalla Polícia Federal e l’Interpol è stata attenzionata.

Medium
Intanto emerge un particolare curioso. Lo scorso anno Bruno domandò al medico José Furtado de Medeiros, consigli riguardo al progetto che segretamente portava avanti. José un amico di famiglia ed è uno spiritista abbastanza noto in Brasile. Secondo quanto riferito da José, Bruno Borges è un medium.
Il medico afferma che Bruno non aveva alcun deficit mentale e che era normalissimo anche quando parlò con lui di questo progetto: “dalle parole ho notato che aveva una grande conoscenza di vari argomenti, non solo di filosofia ma di tutte le aree della scienza. Mi resi conto che era molto legato al mondo spirituale, non ho notato alcuna anormalità psichiatrica.”
José Furtado de Medeiros rivela alla rete brasiliana G1 che “gli ho domandato se aveva visto cose non umane. Bruno rispose: le ho viste, ma non erano nitide, erano come ombre e ho sentito voci ben distinte dire che io ho una missione sulla terra, che devo compiere un lavoro molto importante che aiuterà tutta l’umanità.” Questo quanto, secondo il medico, Bruno gli ha rivelato.
Quindi José Furtado de Medeiros, ritiene che dietro questa vicenda ci sia lo spiritismo e che Bruno Borges sia un medium.
“Conosco la dottrina spiritica e secondo me, Bruno, era aiutato da uno spirito. Forse proprio da quello del filosofo per il quale simpatizzava [Giordano Bruno] o un altro spirito amico di quel filosofo… captava con facilità l’ispirazione da questo spirito. È una possibilità non un certezza…” conclude il medico.

Missione
Quindi lo studente di psicologia avrebbe ricevuto una missione e avrebbe così cominciato a scrivere i 14 libri, tesi questa confermata da un altro amico di Bruno Thales Vasconcelos, che lo aiutò nella realizzazione di uno dei libri, specificatamente nel libro XIII intitolato “Saggio delle domande senza risposta.”
Nel testo, secondo Vasconcelos, Bruno tratta delle domande che si affrontano durante l’infanzia e che tendono a esser dimenticate nel corso della vita come: chi sono io? Quale è lo scopo della vita? C’è un dio? Vasconcelos conferma anche che Bruno parlava di proiezioni astrali.
“Nel libro lui descrive il momento in cui ha ricevuto la missione e ciò che doveva fare per completarla…”

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