lunedì 24 aprile 2017

LA STRANA SCOMPARSA

 DI BRUNO BORGES 6



SIMBOLI E ALCHIMIA


Siamo giunti al nuovo aggiornamento di questa vicenda. Questo è un aggiornamento più esoterico degli altri che prende in esame gli strani simboli che si vedono dagli screenshot del video che circola ormai da quasi un mese sul web.

Cerchiamo di ricostruire questo simbolo che si intravede sotto la statua e di identificarlo:

Di che simbolo si tratta? Fa parte di un glifo o di un cerchio di potere più grande?


Si tratta di simboli Reiki considerati sacri e sono essenziali per le pratiche di questa pratica orientale. Provengono dal Kanji giapponesi e generalizzando sono parole giapponesi che aumentano il flusso della Energia vitale. Per lungo tempo questi simboli sono stati tenuti segreti ed erano noti sono agli studiosi che hanno raggiunto il secondo grado di pratica. I tre simboli importani resi noti a uno studioso durante le pratiche di secondo livello sono 
Cho Ku Rei (simbolo del Potere), Sei He Ki (simbolo della Guarigione delle emozioni e della mente), e lo Hon Sha Ze Sho Nen (simbolo della Guarigione a distanza). 

La cosa curiosa è che Bruno ha scritto i nomi dei simboli con la 'C' invece della 'S'. non ho idea se ciò possa essere una differenza importante. Perfino il simbolo Dai Ko Myo non solo è scritto in maniera strana nel video (l’ho ricreato usando quanto ho trovato su google). Ma non sono riuscito a rifarlo completamente ma sembra come se fosse scritto Day Ioo Myo nel video, non è facile da dire con certezza. 
Nella tabella qui di seguito abbiamo catalogato i simboli che si vedono nel cerchio di transmutazione. Nella colonna di sinistra ci sono i simboli Reiki, e in quella di destra i simboli che non sono stati ancora identificati (Ogni suggerimento è ben accetto).

“Il Dai Ko Myo in Usui Reiki è noto come il Simbolo Maestro. Uno dei più potenti in tutto il Reiki e che può essere usato solo dai maestri di questa pratica, questo potentissimo simbolo combina il potere dei primi tre simboli Cho Ku Rei, Sei He Ki e Hon Sha Ze Sho Nen”


Il primo dei simboli ignoti è davvero misterioso e personalmente non l'ho mai visto. Il secondo sembra un ank o quello quello di Venere. Il terzo sembra quello di Nettuno ma lascio a voi la ricerca e rimango in attesa dei vostri suggerimenti.

In ogni modo secondo questa pratica quando un iniziato Reiki si sintonizza con questi simboli grazie all’opera di un maestro Reiki, questi simboli entrano nel chakra della corona e ci rivelano chi siamo realmente. Il simbolo ci aiuta a riconoscere la nostra divinità e ad associarla con tutto, ricongiungendoci con Dio. 

Il simbolo Dai Ko Myo ci riunisce al divino che è in tutte le cose e ci aiuta a guarire noi stessi e gli altri. Una volta sintonizzati con il simbolo è molto importante che venga usato in tutte le pratiche Reiki che si compiono. Questo permetterà alla tua energia di ricevere una spinta supplementare e aiuterà ad aver un passaggio più forte della stessa nel tuo sistema energetico. 

A sinistra il “Cerchio di Transmutazione” a destra il cerchio sotto la statua del video



I due simboli, probabilmente usati per evocazioni e flussi energetici si assomigliano molto ma non sono perfettamente identici. 

Forse si potrebbe pensare che i simboli sul pavimento e la statua posizionata al centro siano stati un tentativo di evocare e catturare Baruel (maestro di tutte le arti e insegnante degli uomini—come si trova nell’ opera di Abramelin il Mago sulla la Magia Sacra. Mathers riporta che questo nome significa “Nutrimento da Dio” il circolo stesso sembra un potente simbolo protettivo ed evocativo. 

Sembrerebbe provenire da una moderna ristampa di un libro del 1524 di Johannes Faustus (molte copie furono distrutte dai Nazisti e anche dalla Chiesa Cattolica durante gli anni trenta dello scorso secolo. Faustus descrive in una copia del manoscritti originali l’incontro con Baruel come esasperante, in quanto vieni riempito di conoscenza che sei subito costretto a scrivere per non morire. 
John Heydon nel suo The Harmony of the world, Angles, Stars, Planets, Earth del 1662 ammoniva dall’evocare Baruel dato che ciò avrebbe portato l’evocatore alla follia per mezzo della scrittura. 
Inoltre sullo stesso tema c’è un libello del 1920 circa, scritto da una fan di Crowley che descrive come un evocatore suo amico sia impazzito dopo aver evocato uno spirito della conoscenza. Questo evocatore dello scorso secolo ha ricoperto con le informazioni ricevute pagine e pagine, muri, pavimenti e soffitti, la propria pelle e poi è morto in quanto si rifiutò di mangiare perché prima doveva scrivere tutto quanto sapeva. Nel libro della fan di Crowley è scritto anche che questo suo amico morì qualche giorno dopo per denutrizione mentre stava scrivendo qualcosa in un linguaggio sconosciuto. 
È possibile che si tratti di un’evocazione? E se sì, di un’evocazione simile?

Quella di seguito è la ricostruzione più accurata possibile fatta da un internauta del simbolo sotto la statua sulla scorta degli screenshots e dei video della stanza di Bruno Borges. Simbolo che sembra essere proprio il noto “Cerchio di Trasmutazione” 

I disegni rossi che non si possono vedere nelle immagini del video girato a casa di Bruno video, ma si può solo fare il bordo del cerchio in cui il disegno a sinistra sarebbe davanti al piede destra della statua. Usando il cerchio di trasmutazione riportato sopra l’internatua ha creato la sua ricostruzione.
Ricostruzione praticamente identica a quella che si vede nel filmato. 
A questo punto ipotizziamo che i due segni mancanti siano proprio quelli del “Cerchio di Trasmutazione” e possiamo così scoprire ciò che significano questi simboli. 
I tre grandi simboli nel cerchio di Trasmutazione si riferiscono alle tre basi dell’alchimia: Zolfo, Mercurio e Sale. Mercurio rappresenta la volatilità di un oggetto e ne denota lo spirito. Lo Zolfo si distingue per l'untuosità di una sostanza, e rappresenta l'anima. Infine, il Sale rappresenta la solidità, e pertanto impersona il corpo. Questi tre elementi sono i mattoni dell'alchimia, e possono essere considerati come gli equivalenti dei moderni neutroni, protoni ed elettroni. 
L’esagono riporta a 6 dei 7 metalli planetari in Alchimia. Durante il medio evo i 7 pianeti erano considerati i padroni di questi metalli. L’argento (4), simboleggia la memoria, il subconscio e le emozioni di un essere umano. In alchimia rappresenta lo stomaco, i seni, il ventre, i fluidi corporei e la parte sinistra dell’essere umano. 
Dall’altra parte l’Oro (6) rappresenta la vitalità, l’autorità e l’individualità di una persona. Alchemicamente sta per il cuore, la schiena, la spina dorsale e la parte destra di una persona. Il rame (8) simboleggia la bellezza e la capacità di dare affetto e amore ed è rappresentata dal collo, i reni, le ovaie e le vene. 
Lo stagno (5) riguarda i valori morali, la filosofia e la mente astratta. In alchimia questo metallo sta per le arterie, i fianchi, le cosce, i piedi e il fegato. Il Piombo (7) simboleggia disciplina e responsabilità, e rappresenta le ossa, le articolazioni, le ginocchia, la pelle e i denti.
Il ferro (9) simboleggia il desiderio, l’energia e la guida ed è rappresentato dalla testa, dai muscoli e dagli organi sessuali. 
Ora il cerchio di trasmutazione trovato in rete è quello di un vecchio anime chiamato “Fullmetal Alchemist”, la cui creatrice era una grande esperta di Alchimia. Quello che va compreso a questo punto è quanto di vero ci sia di Alchimia in questo Cerchio di Trasmutazione estratto da un anime o se invece è stato inventato di sana pianta. Ora se questo cerchio di trasmutazione di “Fullmetal Alchemist”, molto simile a quello di Bruno Borges non deriva da vera alchimia è probabile che tutto sia una bufala o l’opera di una persona confusa, ma se venisse dimostrato il contrario allora si dovrebbe andare in quella direzione per scoprire cosa è accaduto. 

Inoltre
Curiosamente la notte prima della sua scomparsa c’è stata la congiunzione tra Luna, Marte e Mercurio che hanno formato i vertici di un triangolo nel cielo. Inoltre il numero  2 è connesso con Mercurio e riguardo i numeri 1 e 3 è possibile che lo zolfo e il sale siano in qualche modo connessi con Marte e la Luna? Se così fosse sarebbe un’indicazione su quanto sarebbe potuto avvenire nella stanza di Bruno Borges.

Il punto è ma se si tratta di un tentativo di transmutazione umana perché posizionare una statua al centro del cerchio esoterico? Se davvero stava cercando di evocare Baruel mettere una statua bel mezzo di dove lo spirito del demone avrebbe dovuto essere intrappolato, avrebbe avuto un solo scopo: intrappolarlo nella stessa come ulteriore misura di sicurezza, intrappolarlo in una materia inerte, forse piombo? Posizionata al centro di un cerchio di trasmutazione molto protettivo. 
Se invece stesse tentando la trasmutazione umana, posizionare al centro del cerchio una statua avrebbe solo interferito con chi veniva trasmutato. Se come dice qualcuno Bruno volesse trasferire la sua anima per abitare la statua perché non prendere un ‘tramite’ più articolato e adatto?

La Questione Baruel
Chi è? Leggiamo direttamente da Encyclopedia of Demons in World Religions and Cultures di Theresa Bane


Altre notizie le troviamo in Notes To The Foregoing Lists Of Names Of Spirits di s. l. Mac Gregor-Mathers che  come servitori di Magoth e Kore inserisce anche Baruel definendolo ebraico e lo chiama ‘cibo o nutrimento di dio’.
È possibile che una persona curiosa e studiosa come Bruno Borges abbia tentato questa evocazione, magari per completare i libri di Giordano Bruno? 
Ora esistono moltissimi pentacoli e simboli da tracciare per le evocazioni. Basta googleare “Key of Solomon Pentacles”, “Pentacoli” e altre parole chiave per far sì che una messe di arcani simboli riempiano il vostro schermo ma fra tutti questo qui, quello di Bruno Borges sembra molto protettivo. Chissà che Bruno non abbia cercato di intrappolare il demone Baruel nella statua attraverso questi simboli, chissà se usando quelli dell’anime, che seppur derivino da testi del XV secolo di alchimisti reali non è detto che funzionino, abbia fallito nell’intrappolare Baruel e questo avrebbe potuto portarlo a sparire oppure a impazzire. Nessuno può dirlo, non si tratta neppure di ipotesi ma di pensieri in libertà.  
Hiromu Arakawa (la creatrice di Full Metal Alchemist) ha svolto molte ricerche nell’alchimia, si vocifera fosse lei stessa molto pratica in materia, prima di scrivere il fumetto. La domanda è, a cui solo lei può rispondere, ha usato questi simboli direttamente da una delle numerose fonti che ha consultato o lo ha creato lei prendendone solo spunto?  A prescindere da questo aspetto, importantissimo ma che difficilmente verrà a galla, c’è da interrogarsi sul perché si sia voluto compiere un simile rituale o sul perché si è messo in scena un rituale simile. Nessuno può dirci con certezza se Bruno Borges ha fatto un’evocazione simile né se l’ha solo finta. 
Continua...



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