TESCHI ALIENI IN VATICANO
“È il
segno che la fine è vicina. Qualunque cosa quei resti rappresentino, c'è una
ragione perché i Buoni Padri li seppellirono per essere dimenticati. E c’è
un’altra buiona ragione perché adesso ce li ha fatti ritrovare."
(Madre
Judy Mebosa- St. John's Cathedral di Londra)
La
leggenda
Nelle
catacombe al di sotto del Vaticano, a Roma, si celano decine se non centinaia
di segreti tra cui, da sempre, quello di un’enorme biblioteca segreta contenente
alcuni dei più rari e antichi manoscritti di tutto il mondo. Quella che esiste
veramente, senza intrighi e misteri, è la Biblioteca Vaticana
recentemente riaperta agli studiosi religiosi dopo tre anni di lavori di
sostengo e ammodernamento delle fondamenta per una spesa di oltre 9 milioni di
euro, lavori dovuti per evitare che quella debolezza strutturale scoperta alla
base dell’edificio del XVI secolo potesse metterla a rischio. Sono stati
installati anche apparecchi che permettono il controllo del clima delle sale al
fine di proteggere gli antichi scritti e con l’occasione è stato ammodernato
anche il sistema di sicurezza elettronico.
Proprio
durante questi lavori scavando nella roccia sotto la biblioteca si è scoperto
un luogo di sepoltura con dei resti che, se la storia è vera, hanno scioccato
il Papa e gli alti cardinali. Sarebbero stati ritrovati infatti ossa e teschi
umanoidi ma chiaramente di origine non umana. È circolato persino un video su
youtube di questi teschi anche se il filmato è molto confuso e non si può
escludere che si tratti di un falso.
È probabile
che questi teschi alieni, nel senso usato dallo stesso Papa Francesco, siano
appartenuti ad alieni e che in un lontano passato siano stati considerati degli
abomini e siano stati uccisi? O forse questi alieni, se di alieni, in senso
comune, si tratta, vivevano in Vaticano?
La vicenda
È successo
veramente negli anni ’90 dello scorso millennio che, a seguito di alcuni lavori
di ristrutturazione della Biblioteca Vaticana, sarebbero stati ritrovati in un
locale in cui da oltre cinquecento anni nessuno vi metteva piede, tre teschi
dalle fattezze aliene inconfondibili.
La prima
domanda che ci si pone in merito è: quando sono stati fatti esattamente questi
scavi per ampliare la
Biblioteca Vaticana ?
Questa domanda purtroppo
rimane senza risposta se non che sembra che la data del ritrovamento degli strani teschi sia il
1998.
I lavori
https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2010/09/13/0534/01144.html
Leggiamo dal sito del Vaticano
la conferenza stampa tenutasi in occasione della riapertura della Biblioteca Apostolica
Vaticana al termine dei lavori di restauro, 13.09.2010 nello specifico l’intervento
dell’em.mo card. Raffaele Farina, s.d.b.
cari
amici,
il mio
compito è introduttivo e consiste nel collocare i lavori di tre anni di
ristrutturazione della biblioteca vaticana in un progetto che ha preso forma
circa dieci anni fa e che si è realizzato in alcuni capitoli, diciamo così, a
biblioteca aperta, e si è concluso, ma non del tutto, in questo inizio di
settembre 2010, come previsto e annunciato tre anni fa nel mese di aprile del
2007.
Negli
ultimi dieci anni, dal 1997
in avanti, sono stati realizzati dei progetti che in
qualche maniera preludono a quelli attuali e fanno parte di un progetto più
generale di razionalizzazione degli spazi, rivolto alla realizzazione di un
modello di Biblioteca storico-umanistica che intende conservare e tramandare,
scegliendo e affinando tecniche moderne compatibili, il modello dei Fondatori
della Biblioteca Vaticana, accogliendo il meglio delle integrazioni avvenute
nei cinque e più secoli di storia.
Nel 1999 è
stato costituito, nei locali sottostanti gli Uffici della Prefettura
debitamente ristrutturati e adeguati, l’Ufficio del Protocollo e l’Archivio
della Prefettura, che custodisce i documenti riguardanti la storia della
Biblioteca e dei fondi da essa acquisiti nel corso dei secoli, nonché la
documentazione relativa all’amministrazione e al personale, dal 1451 ad oggi…[]
…Nel 2002 si sono conclusi i lavori della Nuova Sala delle Riviste. I lavori,
sospesi nel 1995 per mancanza di fondi, furono ripresi nel 1998 e condotti a
termine con il contributo della Segreteria di Stato. I periodici consultabili
direttamente dagli studiosi sono circa un migliaio. Il nuovo grande ambiente
sottostante la Sala
di consultazione degli Stampati e di pari superficie è dotato di tavoli di
lavoro con possibilità d’impiego delle attrezzature elettroniche.
Questi lavori sono confermati
anche dal sito dell’ansa che scrive: “Lavori
che, ha spiegato il cardinale bibliotecario Raffaele Farina, rientrano in un
più ampio progetto di ammodernamento iniziato nel '97 e che proseguiranno,
anche dopo la riapertura, per almeno due anni con la collaborazione
dell'architetto Paolo Portoghesi, per adibire a ulteriore sala di consultazione
lo splendido Salone Sistino, sede della Biblioteca tra fine del '500 e fine
'800, poi in uso ai Musei Vaticani e solo dal 2009 tornato sotto la direzione
della Biblioteca Vaticana.”
www.ansa.it/web/notizie/photostory/primopiano/2010/09/13/visualizza_new.html_1783412674.html
La seconda domanda da
porsi è perché si seppe dei lavori ma non si seppe nulla del presunto ritrovamento almeno in Italia?
Qui siamo in grado di
rispondere in quanto sembrerebbe che l’allora papa Giovanni Paolo II, su
richiesta di molte organizzazioni di sicurezza mondiali, tenne tutto a tacere e
negò qualsiasi tentativo di analisi sui teschi stessi. Qualcuno sostiene che
vietò l’ingresso a tutti, persino ad altri prelati, con il supporto delle
guardie svizzere. Certo la notizia è così dirompente che sembrerebbe una bufala
ma andando a indagare e a passare in rassegna ciò che rimane oggi a distanza di
così tanto tempo, e cioè le affermazioni di molteplici testimoni o persone
informate sui fatti. Così unendo tasselli scopriremo se la suddetta notizia sia
vera.
Cominciamo con il dire
che qualcosa accadde proprio nel 1998!
Articolo, apparso
sull'Espresso del 10 dicembre 1998:
“I più
interdetti sono i turisti giapponesi. A metà del tragitto obbligato verso la Cappella Sistina
gli si apre davanti incantevole la Biblioteca vaticana, col suo Salone di Sisto V.
Ma è sbarrata. L'affresco cinquecentesco di cui parlano le loro guide, con i
cinque dignitari del Sol Levante in vesti esotiche, in processione a piazza San
Pietro per l'incoronazione di quel papa, lo intravvedono appena, lontano
lontano. Addio foto ricordo. E nessun addetto ai musei gli dice il perché di
quelle transenne. Che sembrano così provvisorie. E invece sono lì da venti
mesi, dal 3 maggio del 1997.
Quel
giorno la polizia pontificia, con ufficiali e gendarmi, fece irruzione nella
Biblioteca. Senza preavviso. Con gran sconcerto di bibliotecari e studiosi. I
gendarmi sbarrarono il Salone Sistino, misero i sigilli al banco di souvenir
che era lì al suo imbocco, chiusero il bar del cortiletto tra l'Archivio
segreto e la Biblioteca ,
incastonato tra uno scalone del Bernini e un ninfeo barocco, sigillarono con
nastri, ceralacca e timbri anche un locale al piano terra della Biblioteca, sul
lato nord del Cortile del Belvedere. Un blitz che in Vaticano non si ricordava
a memoria d'uomo. E infatti dal vicino Archivio monsignor Aldo Martini si
precipitò lì di volata con la macchina fotografica. Come specialista e docente
del ramo non voleva perdersi quelle inedite sigillature. Per arricchire d'un
nuovo capitolo il suo corso alla rinomata Scuola vaticana di paleografia,
diplomatica e archivistica.
Oggi il
locale a piano terra preso di mira dai gendarmi è sempre chiuso, con ancora
sulla porta le tracce sbiadite dei sigilli. Era l'ufficio di una società che si
chiamava Cortile del Belvedere. La stessa che gestiva il banco di souvenir
all'imbocco del Salone Sistino. Ne erano titolari il prefetto della Biblioteca,
il domenicano irlandese Leonard Boyle, e una esuberante donna d'affari
californiana, Elaine Peconi. Oggi padre Boyle in Vaticano non mette più piede:
s'è ritirato nel convento di San Clemente. Quanto a Elaine Peconi, anche lei è
fuori. Ma contro il Vaticano ha aperto una causa giudiziaria del valore di
molti milioni di dollari, che la
Corte federale degli Stati Uniti dirimerà l'anno venturo.”
Questo incredibile
avvenimento è da mettere in relazione con la storia accennata e sussurrata dei
tre teschi alieni ritrovati proprio in quello stesso anno? Va messa in
relazione con la voce che papa Giovanni paolo II fece chiudere la biblioteca in
fretta e furia per mezzo della milizia vaticana?
Strane
dichiarazioni
Mary Peterson presidente
del SART (Space Aliens are Real and a Threat) ha dichiarato “ciò che giace sotto il Vaticano appartiene
alle università e andrebbe studiato. Questo atteggiamento prova che alcuni
governi sanno degli alieni da tempo e il vaticano è uno di questi.”
Madre Judy Mebosa, della
St. John's Cathedral di Londra ha detto al riguardo: “Qualunque cosa quei resti rappresentino, c’è un ragione perché i Buoni
Padri li seppellirono lì per essere dimenticati. E c’è una ragione perchè Dio
ha permesso che venissero ritrovati.”
Michael Mareggi, pastore
luterano ha affermato: “gli ufologi
speculano da molti anni sul fatto che gli alieni possano essere quelli che i
nostri antenati chiamavano Angeli. Se questo fosse vero perché degli Angeli
sarebbero stati seppelliti in Vaticano per essere dimenticati?”
Padre Edward Muldoon alla
domanda, se gli alieni siano gli angeli biblici rispose: “Forse loro (gli alieni) sono Angeli, ma ricordate che esistevano due
gruppi di Angeli, quelli fedeli al Signore e quelli ribelli capeggiati da
Lucifero.”
Monsignor Corrado
Balducci, della congregazione per l'evangelizzazione dei popoli, teologo molto
stimato in Vaticano e amico personale di Papa Giovanni Paolo II, ammise senza
alcun dubbio l'esistenza degli alieni, precisando però che non c'è alcun
contrasto né teologico, né morale, né di alcun tipo tra il fatto di credere
negli extraterrestri e la fede in Cristo. Sono insomma realtà che si possono
integrare, anche perché, fa notare il teologo del Vaticano, nel Nuovo
Testamento c'è un passo con scritto che Cristo è il re dell'Universo, non
solamente del mondo. Balducci sostiene che “È
ragionevole credere e affermare che gli alieni esistono, le loro esistenze non
possono essere negate più a lungo, perché ci sono troppe evidenze
dell'esistenza degli extraterrestri e dei dischi volanti.”
L’inviato degli Stati
Uniti James D. Arnold, affermò sul ritrovamento dei teschi: “Bisogna calmarsi un po’. L’area del Vaticano
una volta era una palude e credo che le persone abbiano visto gli effetti che i
gas di plaude possono avere sul corpo umano.”
È dunque
probabile che questi teschi siano stati effettivamente ritrovati. Che siano
appartenuti ad alieni e che in un lontano passato siano stati considerati degli
abomini e siano stati uccisi? O forse questi alieni, se di alieni si tratta,
vivevano in Vaticano?
Tutte domande che non
hanno risposta ma che si collegano incredibilmente con quanto affermato da
Karen Hudes, laureata in legge, che ha lavorato nel dipartimento legale della
Banca Mondiale per più di venti anni con la carica di Senior Counsel che, in un
intervista per Future Money Trends, ha rivelato che gli alieni si nascondono in
Vaticano.
Ecco cosa ha detto esattamente
Karen Hudes il 7 marzo 2014 nell’intervista:
“Il loro
DNA è così diverso che se le due specie si accoppiassero, la loro prole sarebbe
sterile. Sappiamo questo perché il loro DNA è stato appena testato. I loro
teschi sono stati trovati dappertutto perché sono stati sulla Terra sempre
insieme a noi, ma dopo l’era glaciale non ce ne sono molti di loro. E così sono
stati nascosti e uno dei luoghi dove si nascondono è in Vaticano. Ecco perché
in Vaticano s’indossano quei mitra. Si scopre che i sommi sacerdoti già li
portavano nei primi inizi del giudaismo..[]… quello che abbiamo scoperto, e
questo suona inverosimile ma assolutamente corretto e anche se tenuto segreto
non vuol dire che non sia vero, vi è una seconda specie intelligente che vive
su questo pianeta. Essi non sono extraterrestri e sono da molto insieme a noi.
Hanno fatto le mappe nella precedente era glaciale. I resti della loro civiltà
si trovano ovunque. Un sacco di volte trovate sommerse lungo la costa perché
umm … il livello del mare è salito di 400 metri . Questo gruppo ha grandi cervelli.
Sono molto diversi dall’homo sapiens”.
Non c’è spazio per
approfondire la questione sollevata dalla Hudes, potrete trovare sul web anche
il filmato originale dell’intervista, ma certo i suoi teschi alieni si
intrecciano paurosamente con quelli
scoperti in Vaticano nel 1998.
Si tratta solo di
coincidenze o c’è un fil rouge che collega tutta la vicenda?