giovedì 10 marzo 2011

Nan Madol parte 2


Stiamo parlando di uno dei misteri più affascinanti del mondo. La città perduta di Nan Madol che si trova a poca distanza dalla remota isola micronesiana di Pohnpei. Nan Madol dunque, la città costruita sulla barriera corallina, la città di 11 miglia quadrate, la città dalle centinaia di isolette artificiali che qualcuno ha eretto nell’Oceano Pacifico. La città del grande sistema di canali in un luogo dove secondo tutti l’uomo sarebbe dovuto essere un selvaggio, proprio qui dove tunnel sommersi collegano le isolette. Nan Madol costruita con basalto, Nan Madol costituita da oltre 250 milioni di tonnellate di roccia basaltica!
Come è avvenuto? Alcune prove archeologiche sembrano indicare che la città dovesse essere stata eretta nel 200 prima di Cristo. Ma come? Non ci sono spiegazioni logiche. Non ci sono rocce basaltiche nelle vicinanze. L’unica cosa che getta un po’ di luce, ancora più misteriosa, sono alcune leggende locali che vogliono che, come all’Isola di Pasqua, pardon Rapa Nui, le rocce si muovevano nell’aria come per magia e formarono la città.
L’isola più vicina si chiama 'Pohn-pei' che significa letteralmente "sull'altare" e 'Nan-Madol' significa “gli spazi in mezzo” indicando probabilmente i canali o gli spazzi in mezzo alle isole artificiali. Ma torniamo per un attimo alle pietre di basalto la cui origine rimane un mistero. Abbiamo già detto che nei dintorni non se ne trovano ma non abbiamo detto che la forma esagonale delle stesse è naturale e non sono state forgiate dall’uomo. Ma soprattutto come sono giunte sin lì? Come sono arrivate, viste le loro enormi dimensioni e il loro notevole peso, sulla barriera corallina di Nan Madol? Come hanno fatto tutto questo senza l’ausilio di macchinari? Come hanno scavato i canali nella barriera corallina con questa precisione astronomica? Chi lo ha fatto?
L’architettura di Nan Madol non è sfarzosa ma essenziale eppure si narrà di numerosi incredibili tesori che sono stati trovati qui.
Prima dell’avvento della Seconda Guerra Mondiale erano i giapponesi a governare questa strana isola. Il popolo del sol levante indagò a lungo, perfino sulla leggenda che voleva che i cadaveri riposassero nella “Casa della Morte”, e fecero molte ispezioni subacquee finchè non scoprirono una struttura sottomarina che conteneva sarcofagi stagni fatti di puro platino. Le cronache indicano che tutti furono presi dai giapponesi e che se qualcuno di questi esistesse ancora non sarebbe certo visibile a tutti. In ogni caso la città è impressionante. Per far comprendere appieno di cosa stiamo parlando vi rammento che il peso medio di un masso della Grande Piramide di Giza pesa circa 3 tonnellate. A Nan Madol abbiamo 250 milioni di tonnellate di basalto!
La cosa chef a più impressione è anche che nella zona gli abitanti odierni vivono in capanne o in rifugi che nulla hanno a che vedere con le antichissime strutture di pietra. Cosa ha provocato questa regressione tecnologica della zona?
Purtroppo non ci sono prove scritte che possano aiutarci a scoprire chi ha costruito la città, quando fu eretta, come fu edificata e neppure perchè lo sia stata proprio in una zona così solitaria dell’Oceano Pacifico e della Terra in generale. Gli archeologi hanno scoperto ossa umane che appartenevano a persone molto più alte dei micronesiani odierni. Sono state ritrovate anche ceramiche che sono state datate come create oltre 2000 anni fa con il sistema della termoluminescenza. Inoltre proprio da poco tempo, quasi a voler infittire ancor di più le acque, è stata scoperta a poca distanza un’altra città sommersa: Madolynym.

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